mercoledì 7 agosto 2013

Odissea familiare

Buon salve! o per i più internazionali, hej!

Sono di nuovo qui con una nuova riflessione filosofica (che di filosofico, come al solito, ha ben poco).

Sto prendendo in seria considerazione di modificare il titolo del mio blog. "Cecilia in Svezia" non va bene, non esprime al meglio quel che mi accade. "Le grandi peripezie, stile odissea, di una povera studentessa" forse sarebbe più adatto.

Ecco il mio problema, la famiglia!
Nello scorso post avevo scritto della mia famiglia ospitante di Stoccolma. Famiglia un pò strana... niente foto e informazioni meno di zero. Avevo mandato loro una email, ma nessuna risposta. Una famiglia fantasma, che mi avrebbe ospitato le prime due settimane.

 Bene, oggi mi chiama "Colle" (ricorda un pò Charlie delle Charlie's Angels, controlla tutto e tutti, conosce tutto e tutti, ma nessuno sa chi c'è dietro...). La famiglia di stakanovisti fantasma si è data alla macchia. E' fuggita, ritirando la disponibilità ad ospitare. - gelo istantaneo. E conseguente filmino mentale di una me molto infreddolita, costretta a vagare in una bufera di neve in Svezia, causa; l'essere ofana.- Ma immediatamente Colle, o Charlie come lo volete chiamare, mi consola! Nuova famiglia ad Uppsala!

Starete pensando, beh? dove sono queste grandi difficoltà di cui ha tanto parlato?


 La famiglia mi ospiterà solo i primi due mesi. Ma dico io, che ho fatto di male?

Questo non è un post per lamentarmi. Anzi, voglio che questo blog sia momento di riflessione per me e per voi. Quindi la riflessione di oggi è: trovare cose buone nelle cose, all'apparenza non così tanto buone.

Di questa famiglia ho molte più informazioni, conosco i loro hobbie, le loro passioni. E... sinceramente? Mi sembrano abbastanza matti da essere perfetti per me. Quindi, si, mi ospiteranno per i primi due mesi, ma credo di avere molte più possibilità di farmi voler bene e di volerne a mia volta e rimanere per l'intero anno, di quanto non ne avessi con la famiglia precedente.


Bene, come si dice a Roma, ora mi dò! o per i più internazionali e fini, che ho salutato all'inizio, "termino questo blog per concedere alla mia mente un momento di riflessione, per poi applicarmi ad ancor più nobili passatempi, quali studiare svedese".

PS: spero che quello che spero (hahahah) accada realmente. Spero  mi vorranno bene e mi ospiteranno per tutto il tempo in cui sarò in Svezia.

PPS: Dopo tutti questi "spero" del PS, credo mi toccherà scrivere un altro post sulla mia famiglia ospitante. Sperando (niente da fare, mi piace proprio questo verbo oggi) che sia l'ultimo post su quest'argomento...



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